Moro e TDA estetica e funzionalità combinate
Moro e TDA prodotti iconici e design unici
Moro e TDA: un approccio tutto made in Italy
Nuovo appuntamento con la storia dei 90anni di Moro Progetto Bagno; un racconto che ci rende orgogliosissimi e ci incita ad offrire sempre il meglio a tutti coloro che scelgono di rivolgersi a noi per progettare, ristrutturare o abbellire le loro sale da bagno; che si tratti di clienti privati, di titolari di hotel o di progettisti.
Ma prima di procedere, ecco un riassunto della puntata precedente, che se ti fossi perso trovi qui!
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Dove eravamo rimasti?
Tra il 1974 e il 1984 l’Italia attraversa un periodo di stagflazione a seguito della crisi petrolifera del ’73, con un conseguente aumento del costo della vita e una diminuzione del potere di acquisto. Nonostante ciò, la bottega idraulica di Anselmo Moro prospera sotto la guida sapiente del figlio Adelmo, il quale assieme al suo prezioso amico Giacomo, lavora instancabilmente e si occupa di assumere nuovi dipendenti, come Giancarlo.
Non solo, Martita, moglie di Adelmo inizia a dare suggerimenti estetici e di design. Si tratta di un’attività innovativa, che porrà le basi per la creazione dello showroom arredo bagno come lo conosciamo oggi.
Ma andiamo con ordine...
Luci e ombre di un decennio: dalla tv commerciale alle passerelle
Tra il 1984 e il 1994 l’Italia visse un periodo particolare, fatto di contrasti e paradossi. Accanto allo scandalo di Tangentopoli e l’inchiesta Mani Pulite, che portò al crollo della Prima Repubblica, si afferma la televisione commerciale, tra varietà scintillanti, telenovelas appassionanti e pubblicità memorabili che entrano nel linguaggio del quotidiano e della cultura popolare.
Non solo, in questi anni l’Italia e il made in Italy si consacrano come punto di riferimento della moda, con i grandi nomi di Giorgio Armani, Gianni Versace e Valentino Garavani, e del design con figure del calibro di Achille Castiglioni e Gaetano Pesce. Un’attitudine squisitamente italiana, che grazie al gusto innato di Martita e alla sua visione lungimirante interesserà anche l’azienda di Moro.
Come? Vediamolo insieme.
L’ascesa della Moro SRL in Ape Piaggio!
Ormai tutte le abitazioni dispongono di una o più sale da bagno e il lavoro fortunatamente non manca anzi, con grandissima soddisfazione la ditta individuale Moro Adelmo diventa una SRL.
Quotidianamente si servono i clienti, talvolta si raggiungono le abitazioni, non più con il carretto o a piedi come tra il 1954 e il 1964, ma con il camion o con l’Ape Piaggio arancione, che Pasky, dipendente storico, si occupa di guidare; quella stessa Ape alla quale d’estate, quando fa veramente troppo caldo e i Righeira impazzano alla radio, si tolgono le porte, per poter beneficiare della corrente e rinfrescarsi un po’.
Gli operai Sergio e Paolo, tra i pilastri della storia di Moro, lavorano instancabilmente, occupandosi tra le altre cose della manutenzione delle caldaie a gas. Anche Claudio M. si occupa di evadere le richieste di quei tanti che si rivolgono alla Moro S.r.l., almeno fino a quando non viene assunto in banca, come Pino del resto, che invece deciderà di diventare pasticciere.
Non solo, Giuliana e Mariarosa gestiscono con scrupolo e attenzione la contabilità, mentre Martita, la moglie di Adelmo entra a tempo pieno in azienda. Le giovani Moro, infatti, Raffaella, Daniela e Luciana sono ormai grandicelle, e Martita decide di dedicarsi ad una grande novità: la sala mostra!
La visione di Martita
Con Martita, il suo gusto e la sua attenzione al dettaglio, viene realizzato il primo grande restyling del negozio; una scelta audace, che si rivelerà di successo ponendo le basi per far diventare Moro quello che è oggi, ossia un’azienda che si occupa della progettazione, della ristrutturazione e dell’arredamento del bagno a tutto tondo.
La Moro SRL, infatti, viene divisa in due sezioni distinte, quella dedicata all’idraulica e quella concernente la sala mostra. ll banco dell’idraulica si trova nella parte posteriore ed è caratterizzato, tra le altre cose, da capienti scaffali in legno dipinti di azzurro, tutti realizzati a mano. La sala mostra invece, viene situata nella parte anteriore, dove, per creare più spazio, viene costruito un soppalco sopra le vetrine, con un design decisamente avanguardistico, tutto in alluminio rosso.
Nel corso del tempo la sala mostra diventa sempre più frequentata. Il bagno acquisisce sempre più importanza e viene arredato con la stessa cura riservata alle altre stanze della casa. Iniziano ad essere prodotti e commercializzati i primi mobili da bagno e i box doccia, insieme ad una vasta gamma di accessori e mensole. Prevale l'uso del cristallo, sia trasparente che colorato in marrone o fumé. Il colore dominante degli anni '80, infatti, è il marrone in tutte le sue sfumature e sebbene possa sembrare discutibile oggi, i sanitari più venduti erano nei toni del champagne e del visone. Tuttavia, vengono apprezzate anche altre nuances, come il grigio sussurrato, il rosa sussurrato e l'azzurro sussurrato di Ideal Standard e il bianco.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, durante la quale Moro ha potuto contare sulla collaborazione di un’eccellenza italiana. Di chi stiamo parlando?
Di TDA!
Moro Progetto Bagno e TDA: stile unico e orientamento al prodotto
TDA nasce negli anni ’80 e fa fin da subito dell’innovazione, dell’eclettismo e di un orientamento al prodotto le sue inconfondibili firme.
La creatività artistica italiana è il motivo ispiratore dell’azienda, capace di coniugare artigianalità e innovazione.
Un esempio su tutti? L’iconica collezione Belzebù nata in quegli anni, il primo ponte tra funzionalità e studio estetico, in cui forme pure, spazio e colore introducono una logica volta a condurre alla bellezza e alla funzionalità del mobile moderno.
TDA è apripista in molte innovazioni nel mercato. Tra queste, sicuramente l’attenzione al colore, che da sempre riveste un ruolo fondamentale nella sua produzione. È infatti una delle prime aziende a proporre la più ampia gamma di colori per le pareti doccia. Proseguendo in questa direzione, dal 2015 l’azienda è diventata anche licenziataria di NCS (Natural Colour System®©), un sistema di classificazione dei colori basato sulla percezione umana.
Questo nuovo sistema permette di certificare con assoluta fedeltà i colori riportati sui diversi materiali utilizzati nella realizzazione dei prodotti: legno, alluminio e Arock® (il materiale composito esclusivo ideato dall’azienda per la produzione di piatti doccia, mobili e accessori), offrendo così la possibilità di ottenere un bagno, in cui tutti gli elementi d’arredo risultino in completa armonia cromatica.
Negli anni, infatti, partendo dall’arredo bagno con il marchio CIMA, TDA ha ampliato la sua produzione, inserendo due nuove divisioni: una dedicata alle pareti doccia e una ai piatti doccia, caratteristica che rende questa azienda unica nel mercato dei produttori nazionali. Le tre divisioni utilizzano solo materiali di prima scelta e rigorosamente made in Italy.
TDA rende omaggio all’arte e alla storia italiana, non solo attraverso prodotti di design coraggiosi e creativi, ma anche attraverso l’estrema attenzione alla filiera produttiva in grado di garantire prodotti di altissima qualità e un’eredità culturale da mantenere e proteggere.
Un’attitudine rara, che infrange le convenzioni e le ovvietà, trasformando ogni elemento della nostra stanza più intima in autentici capolavori.
E a proposito di un bagno capolavoro, festeggia con noi con un regalo unico.
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90 anni di Moro, un compleanno che non vediamo l’ora di celebrare con te!
Esploreremo ogni decennio a partire da metà dal 1934, con racconti dedicati sul nostro blog e con un regalo eccezionale.
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